Originariamente parte di un discorso, molte varianti della poesia sono circolate dagli anni '50. Niemoller scrisse queste parole dopo aver trascorso sette anni nei campi di concentramento nazisti per essersi opposto al controllo nazista sulle chiese, e si rese conto degli immensi maltrattamenti subiti dagli ebrei.
Solo scrivendo questa poesia, Martin Niemoller mostra l'importanza di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Riconosce di non aver fatto nulla per fermare l'ingiustizia e solo quando l'ingiustizia lo ha colpito ha capito il suo errore.