King Lear è una delle opere teatrali più complesse scritte da Shakespeare, con i suoi numerosi personaggi, travestimenti e risultati sorprendenti. Esamina temi universali come i pericoli della follia e della manipolazione, le conseguenze dell'avidità e la felicità agrodolce della redenzione e della riconciliazione.
Sia Re Lear e il conte di Gloucester perdere la devozione evidente e l'amore dei loro figli onesti a favore del lusinghe e le bugie dei loro altri bambini. Questo porta alla fine alla loro rovina e la loro morte. Gloucester subisce una cecità fisica e per mano di Cornovaglia, che allo stesso tempo rivela errore di Gloucester a fidarsi di Edmund. Gloucester è lasciato a vagare senza di vista fisica, ma veramente vedendo per la prima volta l'errore della sua decisione.
Al tempo stesso esatto che Re Lear realizza il vero carattere delle sue figlie Goneril e Regan, insieme con il suo errore di diseredando Cordelia, una grande tempesta inizia a imperversare. Rispecchia il suo tumulto interiore, insieme con lo squilibrio di potere nella Grande Catena dell'Essere. Altri personaggi osservano che si tratta di una delle peggiori tempeste che abbiano mai assistito, che sostanzia ulteriormente l'idea che, poiché la corona è in crisi, i cieli sono ribellando violentemente.
TRAVESTIMENTI
CULTURE CLASSICHE
Sia Edgar e Kent devono utilizzare travestimenti. Per Kent, vuole proteggere Lear dalle sue figlie male. Si traveste e diventa fedele servitore del Re, pur mantenendo la comunicazione con Cordelia. Allo stesso modo, Edgar deve travestirsi da mendicante per sfuggire all'ira del padre che ha causato Edmund. Egli mantiene il suo travestimento fino a che non è in grado di sconfiggere Edmund in una lotta corretta, anche se la sua rivelazione della sua identità di suo padre lo fa morire di dolore e di gioia.
In tutto il gioco, i personaggi fanno riferimento a vari dei e le idee greche e romane. Re Lear spesso chiama agli dei per la pazienza o in rabbia, e tutto il gioco, Apollo, Giove, Giove, Giunone e Cupido sono tutti menzionati. Edgar, come riferimenti "tom" Nero. Re Lear chiama Edgar un "filosofo greco" e trova parentela con Edgar, che divaga in terza persona come "Tom", perché Lear si sta cominciando a scivolare in un certo tipo di follia vagante.